Val Vestino - Gite in famiglia

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Val Vestino

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29 maggio 2011
ValVestino - Cime Caplone e Tombea
Partenza dal parcheggio del cimitero ore 7.30

Tipologia Percorso: Parzialmente Circolare
Difficoltà: E (Escursionisti)
Periodo Consigliato: marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre
Tempo Complessivo: 5h45'
Tempo di Salita: 2h45'
Tempo di Discesa: 3h00'
Esposizione: Est
Quota di partenza: 1200 m
Quota di Arrivo: 1976 m
Dislivello: 941 m


Accesso:
Uscita Brescia Ovest dell'autostrada A4. Si prosegue verso est lungo la Tangenziale Sud/SS11 e poi sulla SS45 bis/Gardesana Occidentale. Si lascia a destra la deviazione per Salò, e, lungo la costa del Lago di Garda, si traversano Gardone Riviera, Fasano, Maderno, Toscolano, Bogliaco e Villa. Poco dopo l'incrocio per Gargnano, la strada sale leggermente fino ad incrociare, sulla sinistra, la SP9 per Capovalle-Lago d'Idro-Magasa-Valvestino. Si sale la strada provinciale con numerose svolte incrociando sulla destra la deviazioni per Musaga e successivamente quella per Sasso, Liano, Formaga, Costa. A quest' ultimo bivio si svolta a sinistra, sempre lungo la SP9, si supera Navazzo e si procede verso la Valvestino. Si costeggia il lago artificiale di Valvestino e si tiene sempre la destra ai bivi per Bollone, Capovalle e Turano giungendo infine a Magasa (970 m). Sulla destra si segue una stretta strada asfaltata che porta a Cima Rest. Si può parcheggiare in prossimità della Chiesetta degli Alpini, sulla sinistra, oppure procedere per qualche centinaio di metri fino all'ampio parcheggio del villaggio di Cima Rest (1200 m).

Introduzione

Classica escursione nel Parco Alto Garda Bresciano di grande interesse botanico e storico. L'itinerario conduce alla elevazione più alta del Parco, il Monte Caplone (1976 m), chiamato anche Cima delle Guardie poiché, nel passato, segnava il confine fra Italia ed Austria.
La seconda parte dell'escursione conduce ai bei prati di Cima Tombea. Tutta la zona è di grande interesse botanico per la presenza di flora endemica quale la "Saxifraga Tombeanensis", "Daphne Petraea", "Saxifraga Arachnoidea", etc. In più sono ben visibili varie costruzioni militari, realizzate durante la Prima Guerra Mondiale del 1915-'18, utilizzate come postazioni per mitragliatrici e pezzi di artiglieria. Conviene anche, all'inizio o alla fine dell'escursione, visitare l'abitato di Cima Rest con le sue caratteristiche costruzioni a tetti spioventi ricoperte di paglia di frumento della qualità "gentil ross". Si stima che l'isolamento termico di questa copertura sia quattro volte superiore rispetto ad un tetto di laterizi e cemento.


Descrizione

Dalla Chiesetta degli Alpini (1200m), proprio in fronte, si prende la strada con fondo in cemento battuto, segnavia [69], che sale fra le caratteristiche baite e fienili a tetto spiovente in lamiera o in paglia. Si oltrepassa un gruppo di case, si ridiscende brevemente fra un bosco di faggi e si giunge alla Malga Alvezza (1280m). Poco più sopra si incrocia a sinistra la sterrata che conduce ai Pilaster e, poco dopo, si abbandona, a destra, la mulattiera per la Valle di Campei. Si prende ora a sinistra il sentiero, segnavia [66], che, con una lunga diagonale, traversa la "Selva dal Ponte" in un rado bosco di faggi ed abeti. Fra ampi panorami su Magasa e la piana di Denai, il sentiero piega poi verso nord e raggiunge dei bei pascoli. Circa a quota 1780m (1h40') si incrocia la mulattiera militare, segnavia [69], che collega la Bocca di Cablone alla Bocca Campei. Si segue questa mulattiera verso destra fra pareti rocciose strapiombanti, si supera un pannello che illustra le caratteristiche principali della specie endemica "Saxifraga Tombeanensis", si passa sotto ad una breve galleria e si giunge alla Bocca Campei (1840 m) (si noti che la palina di segnalazione presso la Bocca Campei indica una quota di 1822 m, confondendola con l'altitudine del vicino Passo di Tombea (1822 m) che, erroneamente la carta IGM ed alcune carte Kompass, indicano invece come Bocca Campei). Si abbandona ora la mulattiera che scende verso Bocca Lorina e si prende a destra un ripido sentiero, segnavia Segnavia n°69, che fra erba e roccette conduce alla cima del Monte Caplone (1976 m; +40 m; 2h20').
Dalla cima si ha un bel panorama sulla Valvestino, il Monte Tremalzo, i gruppi dell'Adamello, della Presanella e del Brenta.
Ci si riporta ora alla Bocca Campei ed al bivio a quota 1780 m (+30 m; 2h50') e si continua verso ovest fino alla Malga Tombea ( 1820 m). A destra si stacca un sentiero che, a svolte e con lunghe diagonali, conduce alla Cima Tombea (1950 m; +25 m; 3h15'). Sulla cima è posto un grande anello di segnalazione in pietra delle principali cime circostanti con relative indicazioni delle direzioni di osservazione: Monte Tremalzo, Adamello, Gruppo del Monte Rosa, etc.
A sud è invece ben visibile la conca prativa limitata dal Dosso delle Saette (1879 m). Nelle vicinanze vi è anche uno stagno oggetto di una antica leggenda. Si narra infatti che questi bei prati siano sempre stati oggetto di aspri contenziosi e dissidi fra i pastori dei comuni di Valvestino e di Storo. Un giorno un pastore di Storo, conosciuto come Spaccafumo, si riempì gli stivali con terra raccolta in un campo di Storo e portò le sue pecore a pascolare in questi prati. Fermato dai pastori di Valvestino spergiurò di posare i piedi in terra di Storo ma, immediatamente, si formò ai suoi piedi un abisso senza fondo che lo inghiottì. Le pecore, invece, restarono mummificate e furono, nel tempo, ricoperte da terra ed erba. A testimonianza di questa leggenda è rimasto lo stagno circondato da mucchi di terra ricoperti di erba.
La discesa si può effettuare percorrendo verso ovest la cresta erbosa. Durante la discesa fino alla strada sterrata si trovano caverne militari della Prima Guerra Mondiale del 1915-'18. Raggiunta la strada sterrata, segnavia Segnavia n°67, si continua a ovest costeggiando i prati del Dosso delle Saette. In breve si giunge ad una deviazione a destra indicante le Fortificazioni (XIX secolo) dell'Impero Austro-Ungarico (è interessante dare un'occhiata a questi resti) e, sempre procedendo sulla sterrata, di nuovo passando accanto a grotte e postazioni per mitragliatici in caverna, si giunge alla Bocca di Cablone (1755 m; +45 m; 4h00'), dove vi è una Madonna con Bambino.
Si continua sulla sterrata, segnavia Segnavia n°67, che si dirige a sud, lasciando a destra quella che scende a Bondone e Lago d'Idro. Si traversano due bei faggeti, si passa accanto ai fienili della località Cordeter fino ad incrociare, a sinistra, presso la località Pilaster (1300 m circa; +55 m; 4h55'), la sterrata, segnavia Segnavia n°67, che riporta, dopo aver attraversato i prati delle Grune, sull'itinerario di salita, poco a monte della Malga Alvezza. Si svolta a destra e si ridiscende alla Chiesetta degli Alpini (1200 m; +45 m; 5h40').


Responsabile escursione: Gabriele Agostini 045541785

Attrezzatura: Scarponcini - Vestiario a cipolla
Difficoltà :
 




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