Monte ortigara - Gite in famiglia

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Monte ortigara

Libri gite > Libro gite 2012

07 Ottobre
Monte Ortigara
Partenza dal parcheggio del cimitero ore 7.00


Raggiungere il Piazzale Lozze (m.1805) - base di partenza per le escursioni sull'Ortigara e dintorni.

Da Gallio (m.1000 - Altipiano di Asiago - Vicenza) proseguire in direzione Foza per qualche centinaio di metri, sulla sinistra (indicazioni Ortigara, monumento) si stacca una strada subito in ripida salita che sale agli impianti sciistici delle Melette e a Campomulo. Superatolo, si prosegue e ad un primo bivio si continua a sinistra e dopo alcuni tornanti si arriva alla spianata di Campomuletto, fantastico posto panoramico verso le Dolomiti. Ora la strada si fa stretta, precaria e sterrata e prosegue tortuosamente per molti chilometri nel bosco. Infine è ancora asfaltata e supera gli ultimi chilometri con ripide rampe fino a raggiungere il grande parcheggio di Piazzale Lozze. Circa 15 chilometri da Gallio. Gran parte di questa strada corrisponde alla nota pista per lo sci nordico.

Numerosi itinerari escursionistici si possono compiere partendo da qui.
La passeggiata minima consiste nel raggiungere il rifugio Cecchin (aperto precariamente dagli alpini), la chiesetta e la madonnina del Lozze (m.1920). 10 - 30 minuti, stradina ed evidenti segnalazioni.

Per una panoramica precisa e sufficentemente approfondita sui tragici campi di battaglia, oltre che itinerario dalle notevoli valenze naturalistiche, si consiglia l'anello tra la Caldiera e l'Ortigara seguendo i sentieri CAI 841 e 840.
Prendere la stradina sulla destra (vicino le panchine) appena entrati nel parcheggio. La stradina prosegue lungamente in moderata salita e nel bosco ad intaccare la via via più arida Cima della Campanella, infine il panorama diventa aereo e si apre con grandiose visioni sull'arco dolomitico. Ora più facilmente si traversa verso nord ormai in vista della piramidale Cima della Caldiera (m.2124) ed abbondano le tracce degli scavi e delle mine.

Ad un intaglio un bivio, per i più allenati si può salire alla facile cima (verso destra, indicazioni) oppure passare l'intaglio e proseguire sul desolante, austero e tristissimo vallone ai piedi della Caldiera, quindi scendere in direzione del baito dell'Ortigara quasi al passo dell'Agnella.
Durante questa discesa la brulla gobba dell'Ortigara opprime in tutta la sua spettrale desolazione. Arrivati al fondo della profonda valletta, verso nord a raggiungere l'avamposto dell'Agnella proprio a strapiombo sulla profonda incisione della Valsugana.

Ora si intacca la ripidissima, ma breve (e attrezzata con corrimani), cresta che porta all'anticima nord dell'Ortigara. Dal cippo austriaco la grande spianata di vetta appare quale lunare sassaia. Quindi la vetta (m.2110) con la colonna mozza: per non dimenticare.
Scendere lungo i devastati trinceroni a raggiungere il prativo baito dell'Ortigara e seguendo il sentierino 'tricolore' verso sud, tra imponenti mugheti, verso la colonna con la Madonnina, come un faro a Cima Lozze (m.1920). Breve sosta al rif. Cecchin e alla chiesetta per scendere facilmente per la stradina al parcheggio.
Il tempo di percorrenza è sulle tre ore di tranquilla passeggiata, senza la salita alla Caldiera e con la salita all'Ortigara.



La visita all'Ortigara si può compiere solamente a piedi con escursioni di almeno 3 ore che richiedono un minimo di allenamento e preparazione. Tutta l'area monumentale 'sacra' è molto impervia, isolata e lontana da qualsiasi insediamento.

Responsabile escursione: Stradiotto Raffaele cell. 3471562551

Attrezzatura: Scarponcini -- Vestiario a cipolla

Difficoltà :
 

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