Monte Pizzoccolo - Gite in famiglia

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Monte Pizzoccolo

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Monte Pizzoccolo (1581 m)

Assieme alla catena del Monte Baldo sulla sponda veronese, è sicuramente la montagna che più caratterizza l'entroterra del lago di Garda.
Lo stesso Giosuè Carducci nelle "Odi Barbare" scriveva, riferendosi alla catena del Monte Baldo e del Monte Gu, in passato nome utilizzato nel veronese per indicare il Monte Pizzocolo (probabilmente come accorciativo dell'aggettivo francese "aigu" che significa acuto) : ... 11   Baldo, paterno monte, protegge la bella da l'alto 12   co 'l sopracciglio torbido: 13   il Gu sembra un titano per lei caduto in battaglia, 14   supino e minaccevole. ... (Odi Barbare - Sirmione, libro 1, capitolo 15)
Il nome "pizzocolo" (nel dialetto locale "pishocòl") probabilmente deriva da "pizzo" e "zoccolo" forse per la sua forma a zoccolo (anche se in alcune località gardesane del veronese si dice che assomigli al profilo di Napoleone) oppure da "pinzocol" che in Val di Ledro e Alto Garda indica "roccia sporgente".
Il panorama dal Monte Pizzocolo è, malgrado la modesta quota, semplicemente incredibile: si passa dal gruppo dell'Adamello, al Monte Rosa, agli Appennini, al basso e medio lago di Garda, alla catena del Monte Baldo, a Montegargnano, al lago di Valvestino, etc. Qualcuno, addirittura, sostiene che, in particolari condizioni climatiche e di nitidezza dell'aria, è osservabile la laguna di Venezia.
Nei pressi della cima sono anche presenti alcuni ruderi militari della Prima Guerra Mondiale 1915-18, malgrado questa zona non sia stata direttamente teatro di battaglia.

Per salire sulla cima del monte Pizzoccolo vi sono diversi itinerari che, vista la natura dei luoghi, si riuniscono a meno di trenta minuti di cammino dalla sommità, proseguendo su una comoda mulattiera. Il versante nord è scosceso e ripido, risalibile solo da escursionisti molto esperti attraverso alcuni percorsi non segnalati. Gli itinerari principali sono invece quattro: da sant’Urbano, il più battuto; la Via di Valle, la più veloce ma meno agevole; dal Pirello per chi sale dalla Val di Sur, e dalle Camerate per chi sale da Gaino.
Noi abbiamo scelto la salita da San Urbano .

DESCRIZIONE
Accesso: da Maderno, sulla S.S. 45 Bis, a Sanico, e per ripida e stretta stradina alla località Aviolo 760 m (km 3,2) e al bivio con la stradina con segnavia 11 (esiguo parcheggio)

Da Avriolo 760 m si segue in salita la stradina con segnavia 6 e i raggiunge la chiesetta di S. Urbano 872 m, bivio segnavia 23 (25 min.). Per il ramo di destra, in salita, del segnavia 23 ci si alza sopra la chiesetta e a un successivo bivio (divieto di transito), si segue a sinistra una trattorabile. Si sale così a Ca da Prada 1117 m, con spartano bivacco sempre aperto (40 min.). Si seguita nel bosco, uscendone a quota 1230 circa sul crinale sud-ovest delle Prade, bivio per Pirello (20 min.). 8i gira a destra e in salita, su terreno aperto, si superano dei casolari, oltre i quali si incrocia a quota 1352 la mulattiera di guerra con segnavia 5 proveniente dal Passo di Spino (15 min.). Per la mulattiera si sale ad assecondare a svolte le pieghe del monte. Già in vista della sommità, si perviene a quota 1469 al bivio con il sentiero 11 che si seguirà al ritorno (40 min.). Col segnavia 5 sul fianco sud del monte si traversa fino al Bivacco Due Aceri 1562 m (20 min.). In breve si è in vetta al Monte Pizzocolo 1581 m: croce e grandioso panorama, chiesetta ai caduti di guerra e della montagna poco sotto (5 min.). Tornati al bivacco, si torna al bivio 11 (15 min.). Con quest'ultimo si scende a sinistra pervenendo alla Malga Valle 1331 m (15 min.). Si entra nel fitto bosco, si perde quota nella Valle della Prera fino ad immettersi su una stradina, a quota 1050 circa, presso un'area di sosta (35 min.). In discesa sulla stradina a tratti cementata si torna al punto di partenza (40 min.).

Attrezzatura: Scarponi o scarponcini - vestiario da montagna - Giacca a vento






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